Molti anni fa a Milano girava un tipo, sempre
in pelliccia estate e inverno, a piedi nudi, la barba nera; parlava da solo e
ripuliva furiosamente i marciapiedi dalle foglie. Si chiamava
Vincenzo. Faceva anche dei disegnini sui muri, bellissimi,
spesso completando o reinterpretando scarabocchi che c'erano già,
simboli politici o fallici, parolacce, slogan di calcio.
Adesso scopro che viene citato in un libro, “B.R. ammazzate Bansky” (abbastanza di destra, in verità), dove riprendendo un suo tipico slogan lo si paragona al celebre graffitista (lui viene preferito, giustamente).
Un po' di foto dei suoi disegnini ai tempi le avevo fatte. Purtroppo non ho la scritta che mi piaceva di più, che diceva:
Alessandro Magno costruì nel deserto una città
che gli Arabi nel VII secolo
distrussero
C'è tutto. Vincenzo!
Alessandro Magno costruì nel deserto una città
che gli Arabi nel VII secolo
distrussero
C'è tutto. Vincenzo!
[secondo il libro, di cognome si chiamava Romano, era di Palermo - ed è morto il 3 marzo 2021, tre anni fa]
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