Destino comune a molti rivoluzionari (noia terribile e ottundente nel post anni ’70).
mercoledì 12 maggio 2010
Ubriaco di noia.
“Sono ubriaco di noia, mandatemi in Italia ad uccidere il re”. Così un cosacco anarchico dell’esercito rivoluzionario durante una pausa nei combattimenti, tanto per superare il torpore micidiale che lo assale al pensiero della vita ordinaria (dall’Armata a cavallo di Babel).
Destino comune a molti rivoluzionari (noia terribile e ottundente nel post anni ’70).
Destino comune a molti rivoluzionari (noia terribile e ottundente nel post anni ’70).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento