Comunque, quelle che mi piacciono di più sono quelle che stanno correndo, per prendere un treno, per arrivare in tempo ad un appuntamento di lavoro, o in ritardo per chissà quale motivo. Mi piacciono anche le mamme dei bimbi dell'asilo, stanche, affannate, tutte premurose e sorridenti con i loro piccoli, ma con il tempo ancora di essere un po' sexy, di mettere lo stivale, o la scollatura con il pendente, o il sandaletto d'estate.
Insomma, mi piacciono quasi tutte. O meglio, mi piacciono tutte le donne che si piacciono, che si sono accettate; che si sono accorte di essere una donna, di avere un sesso voglio dire, e ne sono contente; mentre non mi piacciono quelle che non l'hanno accettato, che si sentono brutte, che hanno rinunciato a piacere, si sono rassegnate, e si trascinano un po' informi, rancorose e a testa bassa. Ma è anche vero che c’è una sorta di circolo vizioso: le più belle sono più corteggiate e dunque più di buon umore, e quindi ancora più belle, e viceversa. E quindi è anche un destino.
L'altro grande mistero è quali siano gli uomini che piacciono alle donne. A volte mi dicono: quell'attore - un gran figo. Quello? Ma come? Ma perché? Cos'è che gli piace? È proprio un mistero.
È che vogliono essere sorprese, incuriosite ma anche rassicurate, vogliono qualcuno che sia un po' una bestia (ma senza fargli paura), un po' un essere eccezionale (ma alla mano) e un po' una solida persona di buon senso (ma senza essere noioso). Insomma, uno che non esiste. Noi siamo sempre troppo noiosi, inaffidabili, qualsiasi. Se ne vanno quindi in giro come semidee irraggiungibili, ti lanciano delle occhiate quasi per sbaglio – e poi le trovi in giro abbracciate con certi tapini privi di fascino, felicemente sposate con gente qualsiasi... Ma allora, perché non con me? Un po' di generosità in più non sarebbe guastata.
Insomma, mi piacciono quasi tutte. O meglio, mi piacciono tutte le donne che si piacciono, che si sono accettate; che si sono accorte di essere una donna, di avere un sesso voglio dire, e ne sono contente; mentre non mi piacciono quelle che non l'hanno accettato, che si sentono brutte, che hanno rinunciato a piacere, si sono rassegnate, e si trascinano un po' informi, rancorose e a testa bassa. Ma è anche vero che c’è una sorta di circolo vizioso: le più belle sono più corteggiate e dunque più di buon umore, e quindi ancora più belle, e viceversa. E quindi è anche un destino.
L'altro grande mistero è quali siano gli uomini che piacciono alle donne. A volte mi dicono: quell'attore - un gran figo. Quello? Ma come? Ma perché? Cos'è che gli piace? È proprio un mistero.
È che vogliono essere sorprese, incuriosite ma anche rassicurate, vogliono qualcuno che sia un po' una bestia (ma senza fargli paura), un po' un essere eccezionale (ma alla mano) e un po' una solida persona di buon senso (ma senza essere noioso). Insomma, uno che non esiste. Noi siamo sempre troppo noiosi, inaffidabili, qualsiasi. Se ne vanno quindi in giro come semidee irraggiungibili, ti lanciano delle occhiate quasi per sbaglio – e poi le trovi in giro abbracciate con certi tapini privi di fascino, felicemente sposate con gente qualsiasi... Ma allora, perché non con me? Un po' di generosità in più non sarebbe guastata.
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