venerdì 18 settembre 2009

Classicismo (ancora).

Alla fine del museo, viene esposta la collezione d’arte donata da due anziani signori. Il tema è uno solo, il nudo maschile (preferibilmente giovane), i due anziani signori probabilmente erano gay. Erano anche ricchi, visto che ci sono centinaia di opere, tutta arte moderna, nomi famosi, ma: mai visto un simile insieme di croste. Pretenziose, sciatte, banali. Giro in fretta, un po’ infastidito. In un angolo, una scultura attira la mia attenzione. E’ un busto di giovane, molto realista, ma trattato artisticamente: mancano testa, gambe, braccia, come se fossero state strappate via; anche la schiena è parzialmente sparita. Ma in quel poco che si vede ancora del torso, quanta vitalità! Sembra quasi che respiri, la carne sembra morbida al tatto, i muscoli a riposo sembrano lì lì per scattare. Mi avvicino incuriosito, chi sarà mai il giovane artista?
Leggo il cartellino: bronzo di età romana – frammento. Ah be’, mi pareva.

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